non importa se la cucina é piena di luce, se ricalca fino all'ultimo utensile la copertina di AD, o se é piccola e da dividere con un gruppo di studenti con la kefia. se é mezza vuota, se il piano cottura si riduce a due fornelli e per di più elettrici.
tutto sommato, non importa nemmeno che la pentola sia di rame, né tanto meno con fondo d'oro.
l'olio puó essere una miscela giallognola senza odore né sapore del supermercato sotto casa gestito dai cinesi, oppure l'ultimo schizzo dorato delle cantine dei nonni.
e la cipolla. la cipolla puó essere arancione e viola e bianca, e grassoccia e alta e formosa. elegante oppure volgare. a volte puó aprire i chakra bloccati, o trasformarsi in una tragedia greca.
ma nei primi secondi in cui inizia a cantare e ballare nell'olio, nell'attimo in cui l'odore del soffritto ti sorprende alle spalle mentre stai lavando i piatti, proprio in quel momento si rannicchia il significato della vita.