
Oggi è la giornata ideale per deprimersi, pensa.
Qualcuno sta strizzando i panni sulle mie finestre e pare anche che abbia rovesciato l'acqua del bucato per spazzare via l'estate. Comicia a fare un po' freddo, di quel freddo stupido però, che non sai che metterti e che le scarpe non stanno bene coi vestiti che indossi. Ma soprattutto è l'inizio di qualcosa che non volevo. Esattamente come l'anno scorso era l'inizio di qualcosa che volevo. Pensa.
Per cui, per prima cosa mette sul fuoco il bollitore del tè perchè non ci si può deprimere come si deve senza una tazza di tè, possibilmente alla cannella. Si mette anche a riflettere se ci vuole lo zucchero di canna o il miele nel tè. Poi tira fuori la torta di mele che la mamma le ha fatto e che le fa da quasi 30 anni e si siede al tavolo della cucina. Il tavolo è sempre lo stesso: ricoperto da qualche metro di plastica dalla fantasia improbabile.
E lei è sempre la stessa seduta a quel tavolo. Guarda le mele e le pere e pensa a mille soluzioni differenti per uscire dall'ennesima situazione complicata nella quale si è andata a mettere. Ed è nervosa.
In fondo sa che tutto andrà bene. Altrimenti le verrebbe da piangere. Tanto per cambiare. Però si vuole deprimere lo stesso.
Sì perchè deprimersi fa bene in una giornata così. Almeno quanto fa bene uscire quando tornano i brividi della primavera o i tremori adolescenziali dell'estate. Puoi raggomitolarti sulle tue incertezze e forse addirittura esserne felice.
Deprimersi un po', pensa, farà passare prima questa giornata fatta a pozzanghera che non riesci ad attraversare. Anche se ti assicurano che non affogherai.